lunedì 6 dicembre 2010

Cafè Racer...

It started as an insult, but we took it as our badge of honor – the ‘Café Racer’. The ‘Coffee Shop Cowboy’. That was who we were and what we did.
We weren’t hooligans; we lived for motorcycles. Our idols on the track looked so good, and rode so beautifully; we could ride well too.
Some of us raced on the track, and some of us did really well, but none of us had money.
We would have been happy to be ‘real’ racers, but we had jobs, or worse. So we raced where we could, which was on the streets.
And if we didn’t race to the café’s, where were we to race?
It was where we were going. And we rode like hell to get there!
Most of us lived, a few of us died, and all of us crashed! We rebuilt our bikes, and made them lighter, lower, faster. And they looked a thousand times better. From the bikes we could afford, which were usually crap, we took off the heavy, and added light. We did our best to tune our engines, taking tips from the mags, and we read those magazines like bibles… they were worn to dust from so many hands.
Sometimes We were inside. It was no surprise, we were young, and we looked really good going fast. We loved our bikes then, and love them now.
And we’re proud to be Café Racers!

Testo tradotto in italiano.

E' nato come un insulto, ma lo abbiamo preso come il nostro distintivo d'onore - 'Café Racer '. Il 'Cowboy Coffee Shop'. Chi eravamo e cosa abbiamo fatto.
Non eravamo teppisti, abbiamo vissuto per le moto. Vedere i nostri idoli in pista era così bello... vederli guidare.
Alcuni di noi ha corso in pista, e alcuni dei nostri hanno fatto davvero bene, ma nessuno di noi aveva i soldi.
Saremmo stati felici di essere 'veri' piloti, ma abbiamo avuto posti di lavoro, o peggio. Così abbiamo gareggiato dove capitava, abbiamo gareggiato nelle strade.
E se non avevamo corso verso il bar, verso dove avremmo corso?
Abbiamo corso verso il bar. E abbiamo guidato come pazzi per arrivarci!
La maggior parte di noi ha vissuto, alcuni di noi sono morti, e tutti hanno fatto un incidente! Abbiamo ricostruito la nostra moto, rendendole più leggere, più basse, più veloci. E sembravano mille volte meglio. Dalla moto che ci potevamo permettere, che erano di solito brutte, le abbiamo alleggerite e aggiunto una luce. Abbiamo fatto del nostro meglio per sintonizzare i nostri motori, prendendo consigli da riviste, quelle riviste per noi erano bibbie... sono passate dalle mani di tanti...
Noi siamo stati dentro questo mondo. Non è stata una sorpresa, eravamo giovani, l'abbiamo vissuto velocemente. Abbiamo amato la nostra moto, e la amiamo ancora.
Orgogliosi di essere Café Racers.

www.caferacers.com

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